“Ho scollinato i cinquanta già da un po’ “: questo era l’inizio della mia bio quando ho iniziato a scrivere per un pubblico che non fossero le mie insegnanti di italiano. Era il 2014 e in uno stand al Salone del Mobile scarabocchiavo su un taccuino idee per il blog che avevo deciso di iniziare.
A leggere ora i primi post si nota un po’ di imbarazzo, quello che prova ogni signora perbenino quando si cimenta in qualcosa che non è proprio nelle sue corde. Ma volevo imparare una cosa nuova, volevo “capire” i social, per divertirmi e anche per servirmene, dal momento che per il mio lavoro di allora potevano essere molto utili.
Volevo farlo raccontando il punto di vista (oggi si chiama il POV) che conosco meglio: quello delle signore della mia età che prendono la vita con quel tanto di ironia e sano cinismo che aiutano a affrontare il tempo che passa e il mondo che cambia. Il nome del blog è sempre lo stesso, molto legato alla città dove sono nata e vivo, Torino, dove le signore da “una certa” in poi vengono chiamate “Madame” .
Il primo post di Madamando è del 7 maggio 2014, dopo ne sono venuti tanti altri e con il tempo è diventato tutto più facile: gli argomenti venivano da sé, alcuni sono ancora attualissimi e sono ancora tutti on line perciò i vecchi lettori possono fare un ripasso e i nuovi conoscermi meglio. Tra un post e l’altro ci sono stati due libri: Giro vita nel 2016 e Madame metropolitane nel 2018. Poi la pandemia e allora il blog ha ripreso vita nella veste di compagno di strada per me e per tutti quelli che leggendomi trovavano un po’ di allegria e sollievo per superare le infinite giornate del lockdown. Il terzo libro Madame in quarantena ne è stato la logica conseguenza, nonché il riassunto. Purtroppo i libri sono esauriti ed è inutile cercarli in libreria ma forse qualcuno a cui sono stati regalati li ha messi in vendita on line senza nemmeno averli aperti (magari c’è pure la dedica).
Dopo quattro anni riprendo il blog, non sto a raccontarvi cosa è successo nel frattempo: alla mia età quando si scrive un curriculum non si sta a scendere nel dettaglio delle cose fatte, si rischia solo di annoiare.
Adesso la mia biografia inizia con “Ho scollinato i sessanta già da un po’ “, ma riprendiamo da dove più o meno eravamo rimasti nel 2020: io a scrivere di noi e voi, se volete, a leggermi.