Ogni giorno è come un ovetto Kinder (ma non è detto che la sorpresa ci piaccia)

“La vita ti riserva sempre qualche sorpresa” mi aveva detto per consolarmi in un momento in cui ero particolarmente negativa nei confronti del mio futuro. E qualche tempo dopo lei ha sorpreso il marito annunciandogli di essere stata chiamata da una ONG a seguire un importante progetto internazionale sulle adozioni e sarebbe presto partita per l’India.

Lui non avrebbe dovuto sorprendersi più di tanto, dato che si erano conosciuti e piaciuti a Sarajevo, quando entrambi lavoravano per una associazione non governativa e condividevano gli stessi ideali e il medesimo modo di metterli in pratica. Certo, adesso erano una famiglia e c’erano anche due bambini, ma all’ inizio si è dimostrato sorprendentemente collaborativo , assecondandola nell’impresa e seguendola a Mumbai per i primi mesi. Poi, a sorpresa, è tornato in Italia e ha chiesto il divorzio.

E che dire delle sorprendenti dichiarazioni di compagni o mariti non più giovanissimi e magari anche alla seconda esperienza , che si sono scoperti  improvvisamente irresistibili e dopo più di trent’anni di vita insieme – forse non perfetta ma che comunque aveva finora avuto un suo perché – hanno organizzato romantici week end clandestini o hanno spiegato serenamente ad una sorpresissima moglie o compagna che “non abbiamo più un progetto comune di vita”e “avrei pensato di andarmene a stare un po’ ( un po’??? ma vuoi dire “per un po’ di tempo” oppure “un po’ da solo e un po’ con un’altra un po’ più giovane”? ) per conto mio “? E si sono pure sorpresi  di non essere capiti e incoraggiati nell’ impresa…

Come certo qualcuna si è sorpresa quando  l’amica con cui aveva diviso il periodo scapestrato di “singletudine” dopo la separazione si è messa proprio con quello su cui , dopo tanto tempo, si era fatta un film anche abbastanza serio. Mannaggia all’ idea delle uscite a tre perché sembrava scorretto abbandonarla per uno appena conosciuto – dopo tante sere in cui si erano condivisi gli stessi pensieri davanti alla stessa bottiglia – come se fosse stata solo una tappabuchi in attesa di qualcosa di meglio. Una delicatezza che sorprendentemente lei , l’amicona, non si è nemmeno sognata.

Ma per tante, troppe,  esiste anche la sorpresa terribile della violenza gratuita e improvvisa, che  quando esplode annulla e svilisce in un attimo tutto il tempo vissuto insieme. Un urlo, una sberla, un livido che lasciano esterrefatte perché non c’è un perché. Forse è solo incapacità dire con parole normali che è finita, ma la normalità richiede coraggio, mentre la violenza è più facile, perché non ha bisogno di troppi pensieri. E sorprende scoprire quanti sapevano  e – “dopo” – dicono che non volevano intromettersi, che “chi l’avrebbe detto, sembra un uomo così perbene“,  che non immaginavano

E dove le mettiamo le sorprese sul lavoro, quelle che capitano un giorno qualunque da quando c’è la crisi perchè le aziende devono tagliare dei rami secchi e  – ma che sorpresa! –  una donna è sempre seduta  su quello sbagliato?

Tutto questo sorprendentemente succede, e quando capita qualcosa del genere bisogna sorprendere noi stesse per prime e riprenderci la vita senza esitazioni, con tutte le cose belle che siamo e che sappiamo (fare, pensare, inventare) perché – come diceva la mia amica – “ La vita ti riserva sempre qualche sorpresa” e non è detto che nell’ovetto Kinder ci sia sempre quella con tanti pezzi minuscoli da montare, che delude sempre un po’ e fa perdere la pazienza.

La prossima volta vedrete che ci capita il Grande Puffo.

Buona Pasqua a tutte le MADame (e le simpatizzanti)

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