MadaMadonna

La data di nascita è riportata su Wikipedia quindi non ci si può sbagliare: Madonna Louise Veronica Ciccone da Bay City (Michigan) è nata il 16 agosto 1958, quindi ha cinquantasette anni, quindi è una Madama.

In questi giorni io e la Material Madama planetaria condividiamo un ristretto spazio urbano torinese anzi, per la precisione è lei che si è installata nel mio quartiere, con armi, bagagli e ballerini. Ma dato che ormai Torino da qualche anno è diventata una grande metropoli cosmopolita e ci siamo abituati a tutto, non faccio una piega e continuo come se niente fosse a passare con il sacchetto della spesa da cui spuntano i grissini rubatà e la sabbietta per il gatto tra gli omaccioni della security, le auto nere come quelle dell’FBI e i poliziotti che cazzeggiano con i fans perennemente stazionanti in attesa di un’apparizione.

Comunque leggendo qua e là sulle riviste specializzate mi sono fatta l’idea che anche lei abbia tutti i classici problemi delle madame. In fondo, una madama è tale a qualunque latitudine, con qualunque mestiere e qualsiasi tipo di reddito.

Ha avuto i suoi bei problemi anche lei, tipo un ex marito come Sean Penn. E non dite subito che ce lo vorreste avere voi perché pare la picchiasse e allora è meglio uno dei nostri, più banali forse, e con la pancia, ma che non alzano le mani.

E la figlia? Che come tutte le ragazzine avrà passato il periodo del “brutto anatroccolo” e di certo avere una mamma che sgambetta in calze a rete e reggiseni a punta sui palcoscenici di mezzo mondo con un fisico bestiale non aiuta l’autostima. Ci vuole una santa pazienza di mamma per far capire alla pargola che “questo momento poi passa”, “non sei brutta, sei un tipo”, “ l’importante è essere belli dentro” eccetera eccetera mentre le riviste di gossip ti immortalano con un nuovo toy boy patinato e una delle tue canzoni più famose è l’apologia della material girl. Una fatica da uscirci schizofrenica. Comunque è scientificamente provato che le figlie fanno il contrario delle madri e quindi io al posto di Madonna sarei tranquilla: da grande la ragazza, come massimo della trasgressione, farà la bancaria in tailleur.

Come in tutte le famiglie normali anche Madonna ha il figlio pirla. Quel Rocco che tre giorni fa è andato a fare skateboard ai piedi del monumento di Piazza Castello – come tutti i suoi coetanei torinesi che qui si esibiscono quotidianamente – è caduto e si è fatto male a un braccio. Mi immagino la scenata. Madama Madonna che lo strapazza perché la fa stare sempre in pensiero, lui stravaccato sul divano della suite reale all’ottavo piano del cinquestelle mentre se ne sbatte e gioca con la playstation tenendo i piedi sul tavolino.

Cosa c’è di diverso da quello che succede in tante case italiane? Forse il fatto che il ragazzino dopo il fattaccio si sia affacciato alla finestra e sia stato subito ripreso dai fotografi della redazione del noto quotidiano nazionale mentre li salutava alzando il dito medio? Ma credete forse che Madonna non sia mai andata, che so,  a parlare con i professori per spiegare che il ragazzo “è solo un po’ vivace ma buono” e che non lo abbia già minacciato almeno duecento volte di buttargli la playstation dalla finestra? Tutte le Madame prima o poi lo fanno. Solo che poi lei va a fare un concerto per undicimila persone e noi andiamo in ufficio. Ma sono sicura che sia lei che noi poi non lavoriamo serene.

Madama Ciccone ci tiene alla forma, ormai lo sanno anche i sassi, e come tante altre runners over 50 non rinuncia al momento jogging che la fa sentire bene e le calma le vampate, anche se, nelle uniche foto che mi hanno fatto mentre correvo, io avevo di sicuro il capello meno in ordine e la faccia paonazza dalla fatica. Tra l’altro vorrei segnalare alle signora che a Torino ci sono posti molto migliori dove correre di quello dove l’hanno paparazzata. Si faccia consigliare dagli amici di Base Running

E comunque signore mie, in questi giorni abbiamo avuto la prova provata che Madonna Louise è veramente una di noi: la visita con i figli al Museo Egizio. Quell’evento freudianamente primario a cui nessun bambino torinese è scampato è toccato anche ai due figli piccoli di Mrs Ciccone ex-Penn ex-Leon ex-Ritchie. Che come ogni mamma li ha portati a vedere le tombe, le mummie e tutte le statuette di terracotta con le teste di cane.

Solo che per lei il museo lo hanno aperto di sera, non c’erano altri visitatori in coda, avevano un egittologo a diposizione per le spiegazioni salienti e lei era vestita come il Torero Camomillo con tanto di mantello e cappello nero a tesa larga.

Benvenuta a Torino, Madonna, e benvenuta tra le Madame. Entrambe le cose ci onorano e ci rendono felici.

Ma per favore qualcuno le spieghi come si vestono le Madame per andare al museo con i bambini.

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