Le giornate in spiaggia sono lunghe. Abbiamo il nostro bel daffare a girarci da tutti i lati per curare l’abbronzatura, ma di tempo ne resta ancora, anche al netto della lettura dei giornali, del blablabla e del caffè al bar dello stabilimento.
Allora ho pensato di riproporre alcuni giochi di società – magari old style ma mai tramontati – rivisitandoli un pochino….
Colonnine. Ogni giocatrice prepara il proprio foglio suddividendolo in colonne, corrispondenti ai temi del gioco, più la colonna finale per il totale dei punteggi. Si sceglie una lettera dell’alfabeto e ogni giocatrice, senza far vedere alle altre il proprio foglio, scrive una parola che inizia con la lettera scelta e che corrisponde alle tipologie indicate nelle colonne. Vince ovviamente chi trova più nomi. Quando eravamo piccole le colonne erano animali, città, fiori, frutta, nomi propri… ecco invece alcuni suggerimenti per madamizzare il gioco:
– Serie TV
– Presidi Slow Food
– Negozi monomarca
– Nomi di condomìni nei luoghi di villeggiatura (ma chi li sceglie, i nomi dei condomìni?)
– Nomi propri di borse
– Soprannomi strambi di amici dei figli
– Stilisti
– Chef stellati
Battaglia navale. Le regole sono quelle classiche ma nella disposizione delle navi potrebbe essere interessante riprodurre l’esatta mappatura dei lettini o degli ascugamani stesi sulla battigia, attribuendo a ogni occupante un numero di quadratini direttamente proporzionale al livello di antipatia. Ricordate che bisogna collocare almeno 1 ammiraglia con quattro quadratini – che sarà ovviamente la più antipatica dei bagni – e le altre via via a scendere. Volete mettere la soddisfazione di colpire e affondare – almeno virtualmente – un bel po’ di insopportabili?
Biglie da spiaggia. Per il tracciato della pista meglio coinvolgere qualche figlio volenteroso ed evitare mariti o altri coetanei, che potrebbero non rialzarsi più. Potete anche domandare alla più culona del gruppo se si presta a essere trascinata sulla sabbia a creare una pista formato Autosole, ma fatelo esclusivamente in presenza di un altissimo livello di autoironia, da verificare tassativamente prima di esporvi a un vaffanculo che potrebbe rovinarvi la vacanza. Della realizzazione della pista vera e propria lasciate invece che se ne occupino le pignole, sempre pronte a rimettere a posto la sponda della parabolica che crolla e a lisciare il percorso nemmeno fosse il parquet di casa: vedrete che il pavè sarà disposto in modo che non ci siano antiestetiche “fughe” tra un sassolino e l’altro. Anche i personaggi riprodotti nelle biglie devono essere aggiornati: non più i ciclisti che noi femmine nemmeno conoscevamo ( tranne la solita smorfiosa che faceva finta di sapere a memoria tutti i vincitori del Giro d’Italia), ma alcune categorie più attuali, buone per tutti i gusti e facilmente realizzabili ritagliando copie usate dei giornali di gossip. Alcuni esempi :
– Olgettine
– Personaggi che hanno avuto la copertina di Vanity Fair
– Politici indagati
– Vincitori del premio Strega
– Giudici di talent show
– Calciatori con problemi sentimentali
Castelli di sabbia. In questo caso non si riproduce il castello FUORI, ma una esatta planimetria del castello DENTRO, in cui collocare doppi saloni, zona notte, cucina, stanze per la servitù – che nei castelli è sempre numerosa – lavanderia, tripli servizi e terrazzo merlato. Completare l’opera con inserimento di carte da parati, tendaggi e lampade di design. Vietato avvalersi di Paola Marella per avere delle dritte in stile Vendo casa disperatamente, sono ammessi invece spunti presi dagli ultimi numeri di Marie Claire Maison, AD e Hachette Home. Un suggerimento in più: fra poco ci sarà la distribuzione porta a porta del nuovo catalogo IKEA, vincerete di sicuro arredando il vostro castello con riproduzioni in sabbia perfette delle ultime versioni del divano Ektorp.
Tutti i miei giochi preferiti… Ad esclusione del castello di sabbia.. Al massimo arrivo a costruire quello di carte!! Non ho vena scultorea tantomeno artistica …