E così, un po’ provati dagli sbalzi atmosferici di questi ultimi mesi, siamo arrivate a agosto e bisogna staccare un po’.
Alle consuete occupazioni vacanziere si è aggiunta la passione del momento per le dirette olimpiche: la cerimonia di apertura ci ha lasciate deluse, confermando la convinzione che i Francesi fanno solo tanta scena ma vuoi mettere la Regina Elisabetta che si lancia col paracadute dall’elicottero di James Bond a Londra 2012? E Mattarella con l’impermeabilino di cellophane da tedesco in gita mentre Brigitte sta sotto la tettoia per non rovinarsi la messa in piega? E la Senna balneabile si, no, forse e poi tutti in acqua e speriamo in bene?
E menomale che poi arrivano Ceccon che tira su il morale delle spettatrici folgorate dai bicipiti, le Fate della ginnastica, le ragazze della scherma che sono bravissime ma vengono maltrattate da titolisti scemi, e gli sport di cui per quattro anni non te ne frega niente e poi all’ improvviso ti trovi a tifare per la squadra coreana di tiro con l’arco. Insomma, lo spirito olimpico aleggia sui divani sudaticci, sui sentieri di montagna, tra le file di ombrelloni, a bordo delle barche in rada, ai tavolini degli aperitivi. Ancora qualche giorno poi arriva l’atletica: andrà come deve andare, e speriamo di prendere più medaglie dei francesi.
Per non abusare della vostra pazienza e soprattutto perché vale sempre la regola che farsi un po’ desiderare è meglio, Madamando e io ci prendiamo una vacanza. Ritorneremo a settembre con altri racconti e soprattutto con nuove “Torinesi”, la serie di ritratti di Sabaude inaugurata da poco e che è piaciuta parecchio, sia alle protagoniste che ai lettori.
Ho già una lista lunga così di concittadine interessanti da raccontarvi. Unica condizione per entrare nel piccolo Pantheon di Madamando: non essere le solite note. Quindi – lasciate da parte per una volta le Patrizie, le Eveline, le Luciane che tutti conoscono – cercherò di spaziare fra tutti i mestieri e tutte le età. Sono benvenuti i suggerimenti e naturalmente ben accette le critiche: c’è sempre spazio per migliorare e l’interazione è stimolante.
Nel frattempo andrò in un posto bellissimo a fare una cosa che mi appassiona e sono sicura che il panorama varrà la fatica che avrò fatto per arrivarci. Magari vi posto qualche foto su Instagram.
Au revoir, mes amis