Run lady, run

Mancano quattro giorni alla #Milano Marathon (e alla nostra staffetta) e l’allenamento procede. Sarò in forma e la mia squadra potrà contare su di me. Facciamo  206 anni in quattro e la Marghe ne ha 27,  fate un po’voi i conti. Comunque il limite per le iscrizioni era dai 16 anni in su e non era specificato un limite massimo quindi…

In queste ultime due settimane ho spostato gli appuntamenti di lavoro rigorosamente dopo le dieci per essere alle otto sul percorso in riva al fiume, quello della foto.
Faccio partire la playlist classica della over fifty – in cui si alternano in modo schizofrenico Gloria Gaynor e Amy Winehouse, Mika e Stevie Wonder, Nina Zilli e Jovanotti – e mando un pensiero ai poveri amici milanesi (imbruttiti) che non hanno un posto così bello per allenarsi a due passi da casa. ”Parco Sempione is nothing!”

Riesco a correre i miei 10 kilometri canonici in pace assoluta, con temperatura ottimale, fiato a sufficienza e battito nella norma. E’ un piacere sentire che sto bene.
Sono un po’ provata, ma quando al km 9 incrocio Ale Rastello, il guru dei runners torinesi, che sfreccia rilassato come se fosse a prendere un caffè al bar, mi do un tono, accelero e finisco l’ultimo km con “I migliori anni della nostra vita” –  che mi sembra di buon auspicio – e guardo con solidarietà un gruppo di signore della mia età accompagnate da una personal trainer. Il mondo, a quest’ora,  sembra essere delle ladies!

La Marghe – che si allena seriamente con il suo gruppo di runners – dice che dovrei allenarmi di più tutto l’anno e non solo quando ci sono le gare, ma il mio bioritmo in calo dopo le 17 mi impedisce le corse serali e durante l’inverno correre al mattino non è il massimo. Quindi per ora va bene così, tanto il mio obiettivo non è di migliorare il tempo, ma riuscire a fare la mia frazione fino alla fine in modo decoroso. Stai tranquilla Marghe, mamma non ti farà fare brutta figura.  Al massimo ti toccherà recuperare un filino…

Ho scelto la parte di percorso più breve, quella sotto i 10 km. So di potercela fare , e se questa volta ci impiego un po’ meno del solito sarà una specie di trionfo, ma non voglio illudermi e preferisco la sorpresa.
Mi sono informata sul sito e ho guardato il video del percorso. La mia frazione passa in una parte di Milano che non conosco e anche se per un attimo sono stata tentata di fare cambio e correre gli 11 km nel quadrilatero della moda, poi ho deciso per il percorso più breve: per guardare le vetrine ci sarà tempo un’altra volta…

Per ora il mio problema è salvare la mail di conferma da esibire per il ritiro del pettorale. Data la mia proverbiale incapacità con le funzioni dello smartphone sento che la cancellerò di sicuro, ma non voglio stamparla perché “fa vecchio”..

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