Le MADame di (da) corsa non si fermano mai e oggi hanno fatto la “5.30” che per onorare il suo nome consta di cinquechilometriemmezzo con inizio alle cinquemmezza del mattino. Più che una competizione un’ occasione per dire “sono andata a correre alle 5.30”,che fa figo.
C’era talmente tanta gente che ogni tanto si formava un imbuto e si camminava, anche se alla testa del gruppo quelli bravi sono riusciti a correre veramente per tutto il percorso . Tanto per dire, sono riuscita addirittura a conversare, io che normalmente quando corro ho appena il fiato per sopravvivere.
Un grazie a Marghe e Vale – abituate a altre velocità, tempi e distanze – e all’ ironman Simone e ai loro amici. Mi hanno scortata e aspettata introducendo una nuova figura professionale : il badante da corsa. Tenetelo presente, è l’evoluzione del personal trainer.
Comunque è stato suggestivo partire da Piazza Castello un po’ buia, proseguire per le strade di Torino ancora addormentate e vedere come piano piano, con l’aumentare della luce aumentano anche le auto e di conseguenza i guidatori nervosi, obbligati ad aspettare il passaggio della fiumana con maglietta sponsorizzata.
All’arrivo, incontro con amiche madame al punto ristoro per un bicchiere di tè zuccherato e riflessione tra me e me sul fatto che le nostre madri il tè insieme alle amiche lo sorseggiavano nel salotto buono e non sudate e in braghette in piazza San Carlo alle seiemmezzo del mattino. Ma i tempi cambiano e le MADame si evolvono.
brava franci e’ sempre un piacere leggerti!!!!
e io mi diverto sempre a scrivere 🙂
che ridere il badante da corsa 😀
Visto che un anno fa sono pure caduta,meglio correre ai ripari