“Insieme per Villa della Regina”. Il backstage del libro

Sabato 19 settembre è stato presentato a Torino il libro Insieme per Villa della Regina.
Trentacinque ritratti di socie dell’ Associazione Amici di Villa della Regina, che ha promosso e realizzato questo progetto editoriale,  fotografate da Daniela Foresto e raccontate da..me.
Il ricavato dalla vendita del volume sarà utilizzato per il restauro del Belvedere Nord della Villa, uno dei più bei luoghi della nostra città. Questo è il racconto del mio backstage.

Ho passato la primavera di questo 2015 a chiacchierare con trentaquattro donne.

Ho preso trentaquattro appuntamenti, molti dei quali al bar davanti alla Rinascente, dove si saranno discretamente chiesti chi fosse quella signora che arrivava con una cartelletta di pelle nera e ogni volta aspettava un’amica diversa, con cui chiacchierava prendendo appunti.

Ma ho ascoltato storie anche al bar nel sotterraneo di un ospedale, negli uffici, nelle case, nei negozi, nei giardini. Comodamente sedute in poltrona o scomodamente accovacciate su un gradino, davanti a un caffè o a un bicchiere di prosecco: io a chiedere e loro a raccontare.

Per molte ero un’estranea, con alcune avevo un’amicizia dal tempo della scuola o da quello dei figli cresciuti insieme mentre con altre ci eravamo fino a quel momento limitate a degli incontri “alla torinese”, quelli dove si accenna per educazione a un timido saluto e poi si fa finta di ignorarsi. Ma questa volta sono state una rivelazione.

L’entusiasmo con cui è arrivata la prima adesione alla e-mail in cui si spiegava il progetto  ci ha fatto ben sperare nonostante fin dall’ inizio sapessimo – la sottoscritta e tutto il comitato direttivo dell’Associazione che ha sostenuto il progetto – che ci trovavamo di fronte a un universo femminile che dire restio ad apparire è usare un eufemismo.

Dalla nostra avevamo la consapevolezza che quello che stavamo chiedendo non era esibizionismo ma, semplicemente, partecipazione.

A quel primo incontro sono arrivata un po’ titubante: sapevo cosa mi interessava conoscere per poter scrivere i racconti che avevo in mente ma non ancora esattamente come ottenerlo e, oltretutto, la mia prima “intervistata” era proprio una di quelle che non conoscevo…

La sua simpatia, la spontaneità con cui si è descritta e il paio d’ore trascorse insieme mi hanno aiutata a chiarirmi le idee: sarebbe stato sufficiente, da lì in avanti, lasciare a ognuna di loro lo spazio per raccontarsi come volevano, con le parole che preferivano, semplicemente restando a guardare i loro visi, le mani che aggiustavano i capelli, gli occhi che sbirciavano i cellulari, ad ascoltare la voce che saliva e scendeva di tono in modo inversamente proporzionale all’importanza degli argomenti.

Mi hanno detto di studi e giovinezze, gioie e dispiaceri, lavori e ideali, figli e mariti.. semplici e eccezionali vite di donne che, messe insieme come le tessere di un puzzle, hanno dato vita a un bel progetto.

Ho seguito le sessioni fotografiche alla Villa  per poterle conoscerle ancora meglio, perché ogni donna, quando è alle prese con la propria vanità, esprime con confidenza quello che veramente è, mentre abiti e scarpe si ammucchiavano su una seggiola, la truccatrice dispensava consigli su come avere sempre un eyeliner perfetto e tutte cercavano di esibire il loro “lato migliore”alla paziente Daniela Foresto che macinava scatti e a ognuna suggeriva sguardi e posizioni.

Piccoli discorsi colti qua e là che mi hanno permesso di completare i trentaquattro ritratti (il trentacinquesimo è, ovviamente, il mio),  di trovare per ognuna di loro un titolo che la raccontasse nello spazio di poche parole.

Per me è stata una gran bella primavera, questa del 2015.

Grazie a Enrica, Maria Grazia, Simonetta, Annarosa, Ombretta e Rossella, Giovanna, Paola, Mariateresa, Roberta, Maria Laura, Laura, Anna, Sandra, Anna, Emanuela, Gabriella, Antonella, Paola, Alessandra, Monica, Anna Maria, Sonja, Maria, Nella, Cristina, Luisa, Nefeli, Maria Elena, Amelia, Laura, Sabina, Enrica, Emanuela, Daniela.

P.S. Un ufficio stampa degno dei più grandi eventi ci ha fatte uscire, con titoli parecchio lusinghieri, su tutte le testate cittadine dando così un grosso contributo – oltre che alla Villa – anche alla nostra autostima!

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