“50 Primavere”. Un film che parla di noi

50 Primavere non sono da trascurare, ma nemmeno devono deprimerci. Ormai lo abbiamo imparato: il giro vita si allarga, la vita è a un giro di boa…tanto vale rifletterci su con un pizzico di ironia e guardare al futuro senza acidità ma cogliendo il bello che deve ancora arrivare.

Vi sembra che io abbia già detto queste cose, vero? E magari che ci abbia anche scritto su un libro. Avete ragione, ma il fatto è che in questi giorni di Natale la menopausa 2.0 è anche al cinema.

50 Primavere è appunto il titolo di un delizioso film francese (i film francesi o sono incomprensibili o sono deliziosi) che racconta in modo garbato e divertente le signore in menopausa, “quando lo stock di ovociti è esaurito” (cit.).

L’ho visto in anteprima, qualche giorno fa. Era un’anteprima a pagamento, non una di quelle a inviti organizzate dalle case di produzione, perciò il pubblico era quasi tutto composto da signore della mia età e da due-tre, forse cinque signori non più giovanissimi, di sicuro estimatori della bellezza matura. Il film è divertente, fa sorridere e anche ridere. E infatti nel buio si sentivano risatine e commenti di quelli che fanno capire che il pubblico si riconosce e partecipa.

Aurore,  la protagonista è  infatti una donna come noi, che balla da sola sulle note di una canzone di qualche decennio fa, che si fa ancora sorprendere dall’amore, che si deve reinventare sul lavoro. Mamma che caccia in gola le lacrime quando i figli vanno via di casa, pronta a consolare quando serve e a tirare fuori le palle quando ce n’è bisogno.

Affronta i cambiamenti interni ed esterni con logica e sentimento e la sconvolge di più il soprannome esotico che la obbligano a usare sul lavoro (è cameriera in un locale) che il fatto di diventare (e di essere chiamata) nonna. 

Non mancano i vecchi compagni di scuola, gli amori di gioventù con tutti i ricordi e le rimpatriate del caso e le amiche di salvataggio. Insomma, tutto il repertorio delle nostre esistenze, inclusi i dilemmi su cosa indossare per un’uscita romantica per la quale non abbiamo più niente che ci sembri adatto. Il tocco vintage lo danno le lettere d’amore incise su musicassette ai tempi del liceo.

Una citazione su tutte, da ricordare (e di cui nessun critico cinematografico saprà cogliere l’importanza): “Ti trapiantano cuori, mani, polmoni…mai che abbiano inventato niente contro le vampate di calore!”

Da vedere da sole o con una o due amiche. Lasciate tranquillamente mariti e compagni davanti alla loro TV, tanto vi accompagnerebbero solo nel caso avessero qualcosa da farsi perdonare.

 

 

 

 

 

 

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