moderazione /modera’tsjone/ s. f. [dal lat. moderatio -onis]. – 1. [l’atto o il fatto di moderare: m. della velocità, delle spese] ≈ contenimento, controllo, limitazione. 2. [l’essere moderato: mangiare con m.] ≈ continenza, misura, moderatezza, parsimonia, regolatezza, senso della misura, sobrietà, temperanza.
E’ questione di moderare la quantità, non la qualità. Un filo di trucco, un filo di tacco, un filo di perle…
Mettiamo l’asticella dove vogliamo, dove ci sentiamo meglio – mica siamo tutte uguali – ma cerchiamo di non andare “oltre”: il ridicolo è dietro l’angolo.
Non sono più tempi di sfarzi cafonal, di iperpalestrate, di spalline esagerate, di teste cotonate (avete presente gli anni Ottanta?), ma attenzione alla scivolata: troppo low profile diventa ostentazione, invece che un modo di essere. Non bisogna esagerare nemmeno con i tacchi bassi, i vestitucci da mercatino, le biciclette di seconda mano: il rischio è di creare soltanto un altro stereotipo, proprio come l’ iperaccessoriata con suv parcheggiato sul marciapiede.
bisogna essere
- toniche, non muscolose;
- eleganti, non fashion victim;
- bionde, non Platinette (a Torino esiste il “biondo Crocetta”, dall’ omonimo quartiere residenziale chic);
- un po’ di Nutella è terapeutica, troppa crea il senso di colpa e fa sparire il punto vita;
- dopo i 50 la gonna troppo corta è volgare, ma troppo lunga fa befana;
- i tacchi troppo alti fanno camminare male, mettere sempre le ballerine crea problemi di tallonite;
- appassionarsi a una serie in TV va bene, fare una Maratona CSI(o Grey’s anatomy o House of Cards) fa venire la nausea;
- bere un bicchiere di vino mette allegria, se ci ubriachiamo diventiamo ridicole e imbarazzanti;
- non dire “mai”, non dire“sempre”
è più elegante “forse”.
(5.continua)