Vittoria Martinetto, Torinese fuori sede

Vittoria Martinetto a Torino ogni tanto ci torna, perché è una brava ragazza che nella sua mansarda a due passi dal santuario della nostra patrona, con i velux che fanno entrare il cielo e i voli degli elicotteri e delle rondini trova quella dimensione che normalmente si chiama “sentirsi a casa”.

Ma quando inizia a raccontare la sua vita capisci di trovarti davanti a una sognatrice, una che si inventa continuamente, spinta dalla sua enorme passione per la vita vissuta e dal desiderio di non sprecare il tempo annoiandosi. Vittoria non ce la fa proprio a restare mentalmente e fisicamente quieta, tanto che ti racconta come un caso più unico che raro di quella volta che si era “addirittura” fidanzata con un avvocato, per di più di Torino.

Docente universitaria, autrice di saggi e traduttrice per le maggiori case editrici, per lei il mondo è lì per essere visitato e la vita un arco temporale che deve essere percorso godendone ogni istante, senza perdere tempo con le cose “cite” (parla e traduce cinque lingue ma questo me lo dice in piemontese!)

Ha abitato a Città del Messico e Rio de Janeiro frequentando scrittori e artisti e imparando il portoghese per strada, torna spesso a Milos – uno dei suoi posti del cuore, va in vacanza sulle rive di un lago in mezzo ai boschi del Canada (ma con la certezza di avere il wi-fi) o fa un salto a Londra per vedere una pièce teatrale, semplicemente perché il teatro come lo fanno gli inglesi non lo sa fare nessuno.

Tutto questo girovagare ha avuto inizio dal liceo linguistico dove l’hanno mandata perché – mi racconta – in famiglia sottovalutavano un po’ le sue capacità e “il classico era difficile e allo scientifico c’era matematica”.  Dopo i viaggi-studio di rito è arrivata la carriera universitaria a cui ha affiancato l’attività di scrittrice e di traduttrice dei più importanti scrittori spagnoli e portoghesi, inglesi e francesi.

Per il suo lavoro ha conosciuto e lavorato con personaggi di ogni genere, da José Saramago ai calciatori Falcao e Pelé, a Woody Allen, collabora con istituzioni e manifestazioni culturali in tutto il mondo e oggi è traduttrice di grandi scrittori come Lobo Antunes, Borges, Simenon e Vargas Llosa.  Per intere giornate resta immersa nelle loro pagine che non legge mai prima di iniziarne la traduzione riuscendo così a trasferirsi idealmente nella condizione del lettore finale e anticiparne reazioni e emozioni.
E dato che questa immersività è una grande fatica intellettuale e fisica Vittoria, che dedica alla traduzione soltanto i periodi dell’anno in cui non insegna per non togliere spazio e attenzione ai suoi allievi, per ritemprarsi va in palestra, gira per la città in bicicletta con la musica in cuffia o guarda le serie TV, che ultimamente la appassionano più della lettura di un romanzo.

In questo periodo sta lavorando a un saggio sull’ “incontro” tra il pensiero di Jorge Luis Borges e il cinema di Christopher Nolan. Proprio studiando i film del regista di Interstellar, Inception e Oppenheimer che più di tutti ha esplorato il multiverso, il flusso del tempo e la potenza dell’atomo Vittoria ha iniziato a leggere testi di fisica teorica, nuova passione inaspettata, assecondando la sua natura di completista che non le permette di lasciare a metà un percorso, di qualsiasi natura esso sia. E siccome tra fisica teorica e filosofia sempre di speculazione mentale si tratta, basta un attimo che il discorso prenda una piega più universale, dove si arriva a riflettere sulla finitezza della vita e la preziosità del tempo, considerazione che più di tutte le fa venir voglia di riprendere un aereo per un luogo qualsiasi purché con una buona connessione internet che le permetta di continuare a lavorare.

Ma dato che presto o tardi i passi la riportano “a casa”, potreste anche incontrarla la domenica mentre legge brani dell’antico testamento alla messa in San Lorenzo, che più cuore del cuore di Torino non si può.

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3 Comments

    1. says: admin

      Grazie e buone vacanze a te. Madmandoo è aperto ancora per tutto luglio, poi ci rivediamo a settembre con nuove Torinesi

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