A prescindere dai risultati politici, di cui MADamando non si occupa per precisa scelta etica (dichiarata QUI fin dal lontano maggio 2014) ho riflettuto su alcuni ballottaggi quotidiani, stagionali o esistenziali di fronte ai quali ci troviamo a dover esprimere scelte precise, spesso non prive di conseguenze. Naturalmete si tratta di situazioni tipicamente “madamose”, quindi talvolta incomprensibili a un’eventuale under 50 che dovesse leggere queste righe. Tradotto: noi signore sappiamo di cosa si sta parlando e comunque il ballottaggio tra l’affidabile Colin Firth e il bastardo Hugh Grant del “Diario di Bridget Jones” l’abbiamo ormai superata da un pezzo (o forse no).
Costume intero o bikini? Questa è la classica scelta “di panza” , a seconda di quanta ce n’è da mostrare o nascondere.
Piumino o coperta? È una scelta di stile. Al castello di Windsor, quando hanno sostituito le coperte con i più borghesi piumini, alcune governanti si sono licenziate.
Libro o e-book? Le più snob fanno differenza tra i libri che si possono leggere sull’ e-book e quelli da possedere rigorosamente su carta. Ma in vacanza si porta l’e-book per risparmiare spazio e peso.
Calze o non calze (in inverno)? Con le gonne sempre calze; hanno lo stesso effetto dei ponteggi messi ai monumenti dell’Aquila dopo il terremoto: sostengono ciò che crolla e nascondono ciò che è brutto a vedersi. Si tolgono solo in estate e dopo il periodico trattamento anticellulite.
Occhiali o occhi a fessura (e quindi rughe)? L’occhietto presbite ha un fascino liquido e un po’ svenevole,carino su una venticinquenne ma totalmente inadatto a chiunque abbia superato quel limite anagrafico. Inoltre si rischia di ordinare la cosa sbagliata al ristorante.
Ventaglio anche a dicembre o abbigliamento a cipolla? Come gli occhiali, le chiavi e il cellulare il ventaglio sarebbe un pezzo in più da dimenticare ovunque, quindi bando ai maglioni dolcevita e dotarsi di “sotto” molto chic da esibire a finestre aperte anche a -2.
Ecopelliccia o Moncler? L’ultimo inverno mite ha reso superfluo questo ballottaggio, con gran sollievo del portafogli.
Yoga o sport? Tenere in forma il corpo in palestra, con il pilates, remando o correndo oppure cercare il giusto equilibrio tra “dentro” e “fuori” è una questione di disposizione mentale. Io personalmente non ho dubbi, anche perché la meditazione mi porta dritta al pisolino invece che alla riscoperta di me stessa.
Vino o tisana? Impossibile decidere e quindi rigorosamente entrambi, da sorbire con moderazione. Ricordare che l’alcol gonfia e con troppe tisane si fa la pipì ogni cinque minuti.
Proteine o veg? Ragioni a bizzeffe su entrambi i fronti, ma i radicalismi eccessivi diventano una rottura di scatole per amici e parenti. Chi mangia di tutto è democristiano.