“Le donne che leggono sono pericolose perché non si annoiano mai, qualunque cosa accada hanno sempre una via di fuga,se ne infischiano se le fai troppo soffrire perché loro s’innamorano di un altro libro, di un’altra storia, e ti abbandonano.
Le donne che leggono sono pericolose perché nutrono i loro sogni e non c’è nulla di più rivoluzionario di una donna che sogna di cambiare la propria vita, se lo fa, farà la rivoluzione, se non la fa seminerà il terrore.
Le donne che leggono sono pericolose soprattutto per se stesse. Ci sarà un motivo se la storia dell’umanità ha ritardato la lettura alle donne, la natura sapeva che avrebbe complicato loro la vita. Comunque sia pazienza, leggere è meraviglioso”. Daria Bignardi, prefazione di Le donne che leggono sono pericolose di Stefan Bollmann e Elke Heidenreich .
E sono tante, le donne che incontri al Salone. Quasi sempre due a due, perché se si è in tre si è “sfalsate” e allora tocca ripetere le cose due volte perché le senta anche quella che è più avanti – o più indietro.
Giovani, giovanissime o madame, tutte con il piacere di stare in mezzo ai libri, di comprarli, venderli, sfogliarli, leggerli. Ne ho incontrate tante, ve ne racconto qualcuna.
NOMEN OMEN. Emma e Vanessa condividono lo stand J42, Edizioni Compagine e Edizioni/Agenzia Letteraria Jo March. Per una donna che ama leggere e che è cresciuta nel mito della Emma di Jane Austen e dell’eroina scrittrice delle Piccole Donne, questo è uno stand da non perdere. Con due nomi così, la qualità è garantita. Sfogliare i cataloghi per credere.
LE BELLE DELLA DIRETTA. Michela e Corinna dalla postazione della web radio Electo Radio sopra le teste del pubblico conducono la loro trasmissione in diretta dal Salone. Intervistano personaggi famosi e a volte anche visitatori improbabili, come una MADama che ha un blog per signore di mezza età. A parte quest’ultimo episodio che avrà fatto crollare i loro ascolti, sono da seguire anche gli altri giorni dell’anno: la loro trasmissione “Punto F” è un punto di vista acuto e divertente. Da tenere in considerazione, per le giovani donne e per le “giovani dentro”.
ALTA SOCIETÁ. Molto chic le volontarie agli stand del Rotary, del FAI o delle tante associazioni onlus con il twin set e l’occhialino da lettura sotto le teste perfette di messa in piega. Tra l’altro, merita andare a prendere il caffè alla macchinetta Lavazza dell‘Associazione per la Ricerca sul Cancro. Più veloce che stare in coda a uno dei bar affollati, offerta libera e a fin di bene. Vi aiuta un gentile signore che vorreste avere come cavaliere al ballo dell’Ambasciata.
PRENDI DUE, PAGHI UNO. Sembrava avessero trovato un’ offertissima al supermercato, quelle due giovani madamine entusiaste di essersi portate a casa per soli 18 euro non soltanto il libro American Sniper ma anche Bradley Cooper in copertina. Al Salone i soldi sono sempre ben spesi.
“LI EDUCHIAMO ANCHE COSÍ” Questo avrà pensato la mamma che sabato ha fatto una coda impossibile per farsi firmare il libro da Roberto Saviano ed è uscita trionfante dicendo “L’ho fatto dedicare a mio figlio”. Si sospetta che il pargolo – dato che è in grado di conoscere e leggere Saviano – non sia più tanto in tenera età e di sicuro era a casa a dormire mentre la mamma si trovava al Salone già da qualche ora…
BELLE E IMPASSIBILI. Hanno l’impressione di essere lì per mettere in riga anche i colleghi maschi, le soldatesse dello stand del Ministero della Difesa, con il mezzo tacco, l’orlo al ginocchio e lo chignon basso che sta tanto bene con il berretto della divisa.
“LE DONNE SANNO, LE DONNE FANNO”. Sono le donne di EWWA – European Women Writing Association – che si sono date appuntamento al Salone di Torino per presentare Italia, Terra d’Amori, Arte & Sapori. Un aperitivo fuorisalone durante il quale si sono letti alcuni brani tratti dall’ antologia eBook (da cui ho preso in prestito il titolo di questo paragrafo) in cui le autrici raccontano i loro luoghi dell’anima è stata l’occasione per uno scambio di idee e per conoscere le professioniste della scrittura che sanno fare rete.
FRAULEIN. Alte, bionde e serie le signore e signorine dello stand della Germania. Per loro,abituate alla Buchmesse di Francoforte, venire a Torino fa probabilmente lo stesso effetto che andare a vedere la torre di Pisa a Italia in Miniatura.
SE SEI FIGA USI LO SCALOGNO. Sono tante le food addicted che passano le giornate a Casa Cook Book tra una degustazione di olio e lo showcooking dello chef del momento – che ovviamente ha scritto un libro. Indecise se acquistare il libro sul vermouth, quello sui cupcakes o imparare tutto sulla cucina bio, stanno mezz’ora in piedi a vedere come si sfiletta una spigola poi vanno di corsa a dare un’ occhiata veloce a tutti gli altri stand del Salone.
LA LETTRICE PERFETTA. Era veramente un cameo quella signora di una certa età, elegante nel suo trench beige e con un foglio dattiloscritto su cui erano elencati i “Libri da cercare al Salone” ( non ho saputo resistere e ho sbirciato..) . Si spostava meticolosa da uno stand all’altro, sfogliava e di volta in volta spuntava i titoli, aggiungendo a fianco un piccolo quadratino o un cerchio, in una sua personale classifica per stabilire quali acquistare e quali no. Una così merita la presidenza onoraria del Circolo dei Lettori.