I BP (Buoni Propositi) di inizio anno

La QVC Italia, sito di vendite e-commerce e canale tv di televendite ha commissionato un sondaggione sui Buoni Propositi per l’anno nuovo su un campione generico di italiani e su uno, più specifico, di suoi clienti. La ricerca ha ovviamente il fine di conoscere meglio i desideri dei consumatori per proporre prodotti sempre più mirati e comunicarli con le motivazioni più “accalappianti”.

Stupisce però che ci sia ancora qualcuno che crede nei Buoni Propositi di inizio anno, categoria in cui si radunano alla rinfusa pii desideri, fiduciose aspirazioni, dichiarazioni programmatiche e altisonanti proclami che vengono regolarmente disattesi al più tardi entro e non oltre il 15 febbraio.

Basterebbe leggere attentamente i risultati per capire che i Buoni Propositi soltanto in casi rarissimi corrispondono a quanto poi realmente accade. Ecco i BP più significativi del sondaggio,in ordine di preferenza:

“Non prendermela più per certe cose”
Come la mettiamo se al Cenone di Capodanno c’è un single che vi interessa e una pseudo-amica-stronza gli si appolipa dall’antipasto al dolce e lo bacia con la scusa del brindisi pur sapendo che gli avevate messo gli occhi addosso? In questo caso il BP è disatteso esattamente alla mezzanotte e un minuto. Record mondiale.

“Essere più determinato nel perseguire i miei obiettivi”
A gennaio l’obiettivo, magari con la complicità dell’Oroscopo Astra particolarmente favorevole al segno, è un lavoro nuovo, gratificante, strapagato e Ryan Gosling che telefona ogni santo giorno per invitarci a cena. A febbraio abbiamo già eliminato Ryan Gosling. A marzo accettiamo un contratto di solidarietà perché l’Italia si sta riprendendo ma naturalmente facciamo il lavoro sbagliato… e così via fino al prossimo dicembre, quando basterà arrivare alla fine di ‘sto cazzo di anno e speriamo che il prossimo sia meglio. Ci si chiede: sono sbagliati gli obiettivi oppure abbiamo una pessima mira?

“Essere più paziente con chi mi sta vicino”
Il sondaggione dice che questo è un BP più sentito dalle donne che dagli uomini. Ma va? Non sarà per caso che sono le signore a doversi spupazzare figli stressanti, mariti noiosi e mamme che nel caso peggiore hanno problemi di salute e nel migliore sono solo delle gran rompiballe? Conosco persone che iniziano a ripetersi come un mantra “devo essere paziente” già dalla prima telefonata della mamma, che arriva puntuale alle nove di ogni mattina.

“Ridurre l’uso di smartphone e social network”
Ma figuriamoci! E perderci quei venti minuti al giorno (per chi ha la nostra età, ovviamente. Per i gggiovani sono molti di più) in cui ci possiamo fare i fatti altrui e postare le foto del gatto di casa? Chi ha fatto questo proposito o mentiva spudoratamente o è uno snob.

“Essere maggiormente presenti in famiglia”
Pare che questo sia un BP molto gettonato dagli uomini. Mah. Di certo nessuno di loro si è chiesto se la famiglia voglia averli veramente tra i piedi, e comunque dopo le vacanze di Natale in cui si sono sorbiti tutto il parentado più o meno conosciuto, i figli con i giochini di Natale a manetta e tutti i film di Walt Disney trasmessi in assenza di campionato anche quelli che pensavano di fare la figura del buon padre di famiglia non vedranno l’ora di tornare in ufficio. E restarci il più possibile.

“Perdere qualche chilo”
Dopo le abbuffate di Natale e Capodanno non è un proposito, è un’esigenza. Anzi, un’ ordine del medico. Vabbè , tanto dopo una settimana di dieta e un mesetto al massimo di palestra – o addirittura di pilates, che si fa meno fatica – tutto finisce in vacca: altrimenti perché a maggio saremmo di nuovo disperate per la famigerata prova costume?

“Mangiare meglio”
Lo dicono tutte. E poi passano al supermercato a comprare i sughi pronti, le minestre liofilizzate e il purè in busta perché in cucina bisogna fare in fretta. Per non perdersi la puntata di MasterChef stravaccate sul divano mangiando cioccolatini da buttare giù con un sorso di amaro Averna o San Simone con ghiaccio, che aiuta a digerire.

“Risparmiare di più”
Ripetetelo davanti alle vetrine dei saldi di gennaio, se ci riuscite.

“Smettere di fumare”
Ma c’è ancora qualcuno che fuma? Dove lo hanno fatto questo sondaggio, tra i poverini al gelo fuori dai ristoranti e dagli uffici? Tra le mamme di figli tabagisti che impuzzano tende e divani? Tra i produttori di mentine? Forse è una risposta di un sondaggio anni Ottanta copiata e incollata per sbaglio.

“Concentrarsi sulla cura di sé”
Forse l’unico BP realista. Tutti pensano a sé e vaffanculo il resto del mondo. E allora via alla cura della me stessa di fuori e la ricerca di me stessa di dentro attraverso terapie alternative, autoanalisi spietate, trattamenti specifici, maratone di In Treatment, corsi motivazionali e massaggi ayurvedici nella speranza che rimettendo un po’ d’ordine in questo casino di vita tutto possa poi andare meglio. Come quando facciamo pulizia nell’armadio nella convinzione che questo basti per avere un look alla Carolina di Monaco: al massimo ritroviamo una cintura che pensavamo di avere perso, ma di sicuro non apparirà per incanto un cappotto di Prada che non ci possiamo permettere.

 

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