La petite robe d’été

Ma quanto sono belli, d’estate, i vestitini!

Da riempirsene l’armadio, adesso che ci sono i saldi e si riesce e trovare anche il pezzo unico nella taglia giusta. Chessò, magari un Pucci o un Dolce e Gabbana scovati nei negozi di vintage, ma vanno benissimo anche quelli basic di Zara, un MalìParmi multicolor o un Aspesi bon ton, giusto per togliersi lo sfizio di aprir l’armadio e avere una mezza dozzina di alternative, fingendo di essere Carrie.

E non è una questione di moda. Intanto perché il vestito elimina l’amletica scelta del mattino – che quando fa caldo è ancor più stressante – di dover abbinare un “sopra” con un “sotto”. Si decide se è la giornata del tubino, del trapezio o del palloncino. Si preferiscono le maniche corte, le spalline larghe o le maniche al gomito a seconda dei programmi e della temperatura e una volta deciso, voilà: si infila dalla testa, si aggiungono orecchini, collane, scarpe e borsa e il gioco è fatto.

Se è la giornata in cui la nostra pancia non è stata graziata dal bifidus è perfetto l’abitino in jersey morbido con arricciatura strategica mentre se siamo già abbronzate ed è un anno che facciamo pesi in palestra per tonificare i tricipiti possiamo osare il trapezio corto e sbracciato. Insomma: c’è un vestitino adatto ad ogni frangente fisico o psicologico.

La lunghezza deve essere sopra il ginocchio ma non troppo, perché quella è una zona critica anche con l’abbronzatura, ma soprattutto per poterlo portare  con le ballerine, se si deve camminare un po’. Il vestitino però sta bene anche con il sandalo infradito anni ’60 con tacco tre centimetri e quando è necessario si  aggiunge il tacco dodici per le uscite più impegnative senza paura di essere “too much”. Con un minimo di criterio negli abbinamenti qualunque tipo di scarpe abbiamo nell’armadio – incluse le flip flop e le espadrillas –  è (quasi) adatto a un vestitino. Il che rappresenta una ulteriore comodità, oltre che un innegabile risparmio.

Con un po’ di attenzione nel considerare l’età e le forme ci si può sbizzarrire tra pois, quadretti, stampe optical, tinte unite, trompe l’oeil,  fantasie floreali  e voli di farfalle. Quando rinfresca il golfino lo ingentilisce, il giubbotto di pelle lo rende tosto e la giacca lo rende professionale o anche adatto per andare a chiedere un mutuo alla banca.

Insomma, la petite robe d’été è un’ allegra mano santa che merita un attento giro di saldi, in attesa del ritorno stagionale dell’eterno Little Black Dress.

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2 Comments

  1. says: paola

    Brava Franci condivido il vestitino che risolve rapidamente il cosa mi metto oggi di ogni mattina .Si merita un post tutto suo !

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