L’eleganza di Terry

Non abito a Parigi, al numero 7 di Rue Grenelle e la mia portinaia non è Renée Michel dell’ “Eleganza del Riccio”, non legge romanzi e non possiede nemmeno un gatto che si chiama Lev, in onore di Tolstoi.

La mia portinaia si chiama Teresa, detta da tutti Terry. É pugliese, indossa sempre un grembiule azzurro e se non ci fosse lei nel mio palazzo e nella via dove abito staremmo tutti un po’ peggio.

È una portinaia che fa il suo mestiere, cioè si fa i fatti altrui come ogni portinaia dovrebbe fare, per contratto.

Come dice il signore del secondo piano, con lei siamo sicuri che, se non dovesse vederci per un paio di giorni, darebbe l’allarme, chiamerebbe l’ambulanza e avviserebbe i nostri figli.

Non tutti apprezzano questa sua caratteristica, ma lei non se ne preoccupa e li ricambia con la stessa moneta: semplicemente se ne disinteressa.

Ma per tutti gli altri è un bene che ci sia.

Terry ritira le scatole degli acquisti su internet e li smista direttamente davanti alla porta di ogni appartamento, è sempre disponibile,  conserva le chiavi di chi gliele vuole lasciare  e io sono una di quelli perché almeno una volta al mese riesco a chiudermi fuori casa.

Svolge anche una funzione di educazione sociale perché se il professionista o la casalinga, il calciatore straniero o la badante rumena non usano correttamente i bidoni per la raccolta differenziata lei è capace di inseguirli in ciabatte per venti metri, farli tornare indietro e far depositare il sacchetto nel bidone giusto.

E tutto questo accade senza che nessuno mai si sia lamentato, perché quello che dice Terry nel suo cortile è legge.

Io, per esempio, la uso come ultima verifica dell’outfit quotidiano, prima di varcare il portone.

Ogni mattina, quando esco dall’ascensore è lei è lì pronta a esprimere un giudizio su quello che indosso, se mi stanno meglio i  pantaloni o la gonna e quale cappotto preferisce. A volte con espressioni buffe e colorite, ma spesso con una grande competenza, anche perché vive tra le vetrine dei negozi più belli della città e le si è allenato l’occhio.

Conosce ogni movimento nell’isolato e anche in tutto il centro.

É sempre lei la prima a sapere se qualche nuovo stilista aprirà bottega in centro e dato che tutte le commesse la conoscono, non è raro vederla a qualche inaugurazione in coda al buffet con addosso il suo cappottino scozzese, lei alta un metro e quaranta in mezzo a stangone taccate e minigonnate.

E Giorgio Armani,Michael Kors o Louis Vuitton stiano attenti, perchè a volte i giudizi di Terry sulle tartine non sono stati molto lusinghieri…

Lei non ha un gatto,  ma la mia felina sarebbe già morta se Terry non si preoccupasse di accudirla quando non ci sono, come quella volta che l’ho tirata giù dal letto perché mi ero dimenticata di avvisarla che sarei stata via per qualche giorno.

Insomma, so che per alcuni gli angeli custodi sono fatti di una sostanza più eterea e spirituale, ma per me l’angelo custode ha l’aspetto di una signora cicciottina con un grembiule azzurro, e sta nel mio palazzo.

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