Ventisette, e ancora ventisette, e ancora….

Ho sempre avuto bisogno di un motivo per andare a correre: nel tempo è stato di volta in volta il bisogno di perdere qualche chilo, di correre con Alberto, di scaricare le tensioni, di allenarmi per le corse non competitive alle quali partecipo ogni tanto. E normalmente corro per otto chilometri, comodi da calcolare perchè sono segnati in giallo sul selciato lungo il percorso sulla riva del fiume.

Ma questa mattina ho corso per dieci chilometri e li ho regalati tutti alla mia bambina che oggi compie gli anni. Ventisette, per la precisione: la stessa età che avevo io quando è nata lei, in una piovosa domenica di ottobre.

In effetti quando sono arrivata a metà percorso, rimuginando fra me e me come faccio sempre quando corro,  e l’argomento era per l’appunto il compleanno di Marghe, ho deciso che se ventisette anni fa ero stata  capace di quella fatica immane, sudando, spingendo e soffiando per mettere al mondo la creatura , vergognandomi di umori e rumori che uscivano da un corpo che non mi sembrava nemmeno più il mio – il parto naturale ha purtroppo alcuni effetti collaterali abbastanza pulp –  il fatidico anniversario non poteva essere celebrato meglio che con una bella sudata supplementare.

E le gambe sono andate da sole, mentre dedicavo un pensiero alla “bambina”, alle scelte che sta facendo e farà, alla vita che ha davanti, ai prossimi ventisette anni, che avranno  momenti belli e anche momenti così così, ma che le auguro pieni di vità, di curiosità, di voglia di fare, sbagliare, rifare e riuscire.

Buon compleanno, Marghe. Scegli la tua strada e percorrila, camminando, correndo o come ti sentirai di fare in ogni momento, e sappi  che “mammini” ha ancora fiato e gambe sufficienti per accompagnarti, restando a un bel po’ di metri di distanza, perchè la vita è la tua e perchè va bene correre, ma non posso anche fare un buon tempo…per favore non pretendere troppo. Non ho più ventisette anni !

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7 Comments

  1. says: Gloria Boidi

    Ti conosco da 27 anni quando aspettavo il mio Marco mentre tu aspettavi Margherita .Ricordo con tenerezza i pomeriggi in cui confrontavamo i dubbi su quello che ci sarebbe successo e ho ritrovato le foto della crescita di Margherita con il mio e poi l’intrusa Miki che non riusciva a entrare nei giochi perché troppo piccola.Che bello avere dei ricordi in comune con te! Baci a Margherita

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