La season sta entrando nel vivo e ieri sera la bellagente di Torino si poteva equamente dividere tra il Requiem di Verdi al Teatro Regio e le bollicine-con-tartine servite nella boutique Louis Vuitton di Via Roma. Mica pizza e fichi.
Non sapendo quale scegliere, anche per mancanza di biglietto per il primo evento e di invito per il secondo, ho scelto la terza via e mai scelta fu più felice: sono andata alla Piazza dei Mestieri.
La Piazza dei Mestieri è una vecchia conceria ristrutturata, sede di una Fondazione che offre corsi di formazione professionale che portano a una qualifica, facendo condividere l’attività educativa con quella produttiva . L’occasione era uno spettacolo teatrale che raccontava il percorso difficile di alcuni di questi ragazzi, approdati a questa isola felice nelle acque sempre più profonde e stagnanti della disoccupazione giovanile dove hanno l’opportunità di imparare un mestiere.
Sì, un mestiere, quella cosa un po’ antica e forse anche fuori moda, fatta di cuore e mani, che offre la possibilità di guadagnarsi da vivere e di realizzare i propri sogni.
Quest’anno la Piazza festeggia i dieci anni di vita e per una settimana sarà al centro dell’attenzione – ieri sera si è meritata anche una diretta su Ballarò, che è pur sempre trasmissione di punta della nostra TV nazionale – e i ragazzi vivono questo momento con una comprensibile eccitazione.
Sulle loro facce e nei loro discorsi – sul palco e fuori – ho visto alternarsi l‘orgoglio di appartenere a un luogo speciale, la fiducia nelle proprie capacità, la voglia e la passione che mettono nell’imparare un mestiere che per loro non è fatica, ma opportunità, sfida, conquista, futuro.
C’era qualcosa di commovente nelle parole della ragazza che vuole diventare parrucchiera per poter mettere un po’ di sè e della sua fantasia nelle acconciature che usciranno dal suo negozio, o in quella della giovane pasticcera felice che i suoi dolci, esposti in vetrina, possano invogliare all’acquisto. E nonostante le storie di molti di loro abbiano radici in situazioni di disagio familiare o sociale, l’aria che si respira alla Piazza è piena di un entusiasmo che contagia tutti, anche quanti in questi giorni si stanno dando un daffare matto per far conoscere questa bella realtà al resto d’Italia.
Sarà che sotto il golfino di Zara della madama molto spesso batte un cuore di mamma che – sempre sensibile quando si parla del futuro dei nostri ragazzi – immediatamente partecipa e si commuove, ma a me questa serata è proprio piaciuta, e se non avete altre imperdibili occasioni mondane a cui partecipare, sappiate che per tutta la settimana continua la festa e alla Piazza potete anche mangiare e bere e comprare il miglior cioccolato che abbiate mai assaggiato (fidatevi, ho una certa competenza). www.piazzadeimestieri.it
Grazie, Francesca, per l’interessante segnalazione.
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