Dopo quanto raccontato nella prima puntata (leggete il post precedente), la vita comincia a organizzarsi all’ interno del cantiere: tutti i mobili del salotto open space vengono rinchiusi nelle camere dotate di porta con il risultato di avere metà casa che sembra un magazzino e l’altra metà che è una terra di nessuno piena di polvere.
Cucinare non se ne parla, a pranzo giù al bar e a cena in giro raminga, a farsi ospitare. Si comincia dai fantastici vicini che mi offrono anche l’uso della doccia, visto che la mia è stata divelta. Declino gentilmente perché non mi sembra il caso di attraversare il pianerottolo in accappatoio e ciabatte. Meglio le docce della palestra, così ammortizzo anche l’iscrizione.
La demolizione e sistemazione dei tubi si porta via i primi cinque giorni, poi inizia la ricostruzione poi…il nulla.
Cioè, a un certo punto una mattina non si presenta più nessuno. Ma come, prima tra muratori, idraulici elettricisti ecc.. c’era una folla e adesso niente??? a precisa domanda la risposta è : “ahhh… adesso deve asciugare” “E quanto ci vuole?” “Più sta, meglio è” . Ok, sono un’ adulta lavoratrice, quante volte ho detto ai miei clienti – soprattutto quelli del “ma cosa ci vuole….” – che i lavori per essere fatti bene richiedono il giusto tempo? Cristianamente non faccio agli altri quello che non voglio sia fatto a me e pazientemente mi appresto ad aspettare che l’intonaco e il sottofondo del pavimento asciughino comè è necessario. Andare a controllare ogni mezz’ora non è d’aiuto quindi faccio finta di niente e mi aggiro per una casa che ormai sembra un campo rom dopo il passaggio di Salvini. Quanto durerà quest’attesa? Terry, la mia mitica custode nonché coordinatrice somma di cantieri di ristrutturazione di tutto il condominio da tempo immemore, sentenzia: almeno una settimana.
E ‘sti…(per un attimo dimentico il mio aplomb da madama)
Ragazzi, a voi vi va bene che in questa casa ci abito solo io con il gatto perché un qualunque marito o convivente di sesso maschile – anche molto meno irascibile del vecchio marinaio – a quest’ora vi avrebbe prima mandati tutti a quel paese , poi fatto una scenata di quelle che venivate ad asciugarlo con il fiato, il vostro intonaco! Come il bue e l’asinello.
A proposito di Gatta… la povera Nala, visto l’andirivieni di estranei e il rumore passa tutta la giornata dentro la cabina armadio, esce verso sera per farsi un giretto e riempirsi di polvere , come un piumino da cipria dotato di zampette. Poi rientra nell’armadio così se per caso qualche vestito era rimasto indenne, adesso non ci sono più possibilità di scampo: ogni cosa è impolverata (Jonathan Safran Foer)
Urge azione drastica e al primo week end utile Nala viene imbarcata insieme alla borsa di biancheria da lavare e portata direttamente al mare, per un anticipo di vacanze.
Intanto pare che l’intonaco sia asciutto e si procede con sistemazione di piastrelle, piatto doccia ecc ecc… Lo spostamento della porta –perché ho deciso che per avere più spazio ci voleva quella scorrevole, ma perché? – ha definitivamente massacrato anche la parete del corridoio e un interruttore che prima aveva un suo senso adesso risulta al centro del muro, senz’arte né parte. L’elettricista viene convocato d’urgenza ma purtroppo si presenta al momento sbagliato, quando non si può fare nemmeno un granello di polvere perché l’idraulico ha appena siliconato il box doccia e la polvere vanificherebbe l’azione sigillante.
Ma allora il segreto del Saratoga non sta nelle megatette della stragnocca, forse ci vuole qualcuno che sappia come fare….
(2.continua)
Carissima Io ho solo i decoratori da una settimana e continuera’la prossima ! A parte il tempismo dovuto alla settimana piu’calda del secolo ( qualcuno mi ha fatto notare che comunque i muri con il caldo asciugano prima!!!! )Mi riconosco in questo tuo scritto !! Sei proprio brava Baci
Paola
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Stiamo diventando tutte delle grandi esperte!
Ohi ohi! Prima o poi tutto torna come e meglio di prima! Comunque asciuga meglio con caldo secco! Sono vicina a te e Nala…. Hai bisogno di una cena coll
Sono commossa da tutta la vostra solidarietà. Grazie,amiche!
Scusa il caos dei miei commenti ma ero in giro e internet era a singhiozzo! Comunque il finale era: se ti fa piacere una cena collinare la prox settimana non hai che da chiamarmi??
Solidarietà concreta !ti chiamo
Comprendo ho appena acquistato casa. I lavori devono ancora iniziare, ma il solo tournover di muaratori seramentisti e falegnami mi ha già distrutto! Io per fortuna non ciabito ergo posso tranquillamente invitarti a cena.