…piantare un albero”. A me lo ha detto Luisa (non la solita, un’altra), ma se lo googlate viene fuori nella pagina degli aforismi come “detto Zen”.
Sono a buon punto: una figlia l’ho fatta e un libro l’ho scritto. E sono vere emozioni, giuro. Beh, comunque dipende sempre se vi piace scrivere .
Adesso non mi resta che piantare un albero. Ma se tra la figlia e il libro sono passati ventinove anni, per l’albero è meglio che mi spicci, prima che la vecchiaia crei qualche impedimento.
Nell’attesa di avere notizie su quale albero pianterò e dove, potete sempre leggere il libro. E mi saprete dire se è venuto bene come la Marghe.
Il libro si intitola Giro vita (con tutti i significati letterali e metaforici che questo titolo si porta dietro) ed è pubblicato dalle edizioni Compagine.
Qui trovate tutte le info, le librerie ecc..ecc.. www.edizionicompagine.com
Ti ho vista oggi in tv e curiosa come la Madama che sono, eccomi a cercarti in rete.
Fare un figlio, scrivere un libro piantare un albero..mi è tornato in mente un libro scritto da Ray Bradbury “Fahrenheit 451″…ognuno deve lasciarsi qualcosa dietro quando muore: un bimbo o un libro, un quadro o una casa o un muro eretto con le proprie mani o un paio di scarpe cucite da noi. O un giardino piantato col nostro sudore. Qualche cosa insomma che la nostra mano abbia toccato in modo che la nostra anima abbia dove andare quando moriamo, e quando la gente guarderà l’albero o il fiore che abbiamo piantato, noi saremo là.
Cercherò sicuramente il tuo libro.
nel mio piccolo faccio il possibile. spero che il libro ti piaccia, fammi sapere…