Non ci perdiamo un red carpet: Oscar, Festival di Cannes, Venezia, Met Gala, Golden Globes. Perfino le infinite serate del Festival di Sanremo ci interessano più per gli abiti che per le canzoni. Fiorella Mannoia non ha vinto (solo perché le sue fans a quell’ora erano già addormentate sul divano) ma come le scivolava bene quel vestito di velluto bordeaux! E ha perfino osato le braccia scoperte!
Divoriamo con gli occhi spacchi e scollature, strascichi e maniche, ampiezze e stranezze. Controlliamo le scarpe: meglio la décolleté o il sandalo gioiello? Invidiamo l’altezza di chi può (e a volte deve, per non far sfigurare il partner) permettersi un tacco medio o addirittura una infradito flat.
Confrontiamo ad ogni servizio fotografico chi ha vestito chi e ci accorgiamo subito se, tra i soliti Prada, Gucci o Armani Privè delle europee e i Vera Wang, Ralph Lauren e Marchesa delle americane, spunta lo stilista emergente. Pronte a giudicare se ha le qualità per essere scelto anche il prossimo anno.
Ci piacciono le attrici giovani e belle che osano, favorite dal fisico perfetto, ma siamo attentissime a quelle più stagionate, per vedere come hanno risolto il problema della vita appesantita o quale colore hanno scelto per valorizzare il grigio dei capelli (Helen Mirren e Judy Dench su tutte).
Verifichiamo secondo il nostro metro personale le “pagelle” e ci troviamo spesso in disaccordo con le redattrici troppo indulgenti o troppo modaiole. Cerchiamo golose la pagina degli “IN” e “OUT”che anche il più autorevole dei quotidiani propone in queste occasioni.
La nostra vita mondana comprende molti aperitivi, qualche cena fra amici e un cinemino alla settimana ma nei nostri sogni c’è sempre un Valentino, magari d’epoca, o un Alexander McQueen o uno Chanel da indossare a una serata da “cravatta nera”. In genere il sogno comprende una entrée in grande stile, di quelle che catturano tutti gli sguardi. Soprattutto quelli maschili. E al nostro fianco riusciamo a immaginare a scelta Brad Pitt o Ryan Gosling, George Clooney o Michael Fassbender o Bradley Cooper: uomini che sembra ci vivano, con lo smoking addosso. Non sono previsti sogni a occhi aperti che prevedano i legittimi consorti, anche perché l’unico smoking che possiedono, ammesso che non sia già stato requisito da qualche figlio, è ormai impietosamente fuori taglia.
E in un periodo di compleanni “tondi” sarebbe bello che qualcuno decidesse di festeggiarli comme il faut, con un dress code appropriato.
Anche un invito via what’s app ma con la precisazione “è gradito l’abito da sera” va benissimo: i tempi son cambiati. Ma il desiderio di un bell’abito da sera non ci passa mai.
E per continuare a sognare è quasi d’obbligo visitare la mostra “R.S.V.P. E gradito l’abito da sera”. Abiti da sera anni 60-80 provenienti da una collezione privata. Un viaggio nella storia dell’alta moda italiana, la nostra storia. Palazzo Birago di Borgaro Via Carlo Alberto 16 Torino – Fino al 18 giugno orario 10-17 Sabato e domenica 15-19
nella foto: alcuni degli abiti in mostra indossati dalle modelle alla sfilata di inaugurazione.